L’Italia, negli ultimi anni, sta vivendo un fenomeno che suscita grande tensione:”l’immigrazione”. Con questo termine si indica lo spostamento di persone del loro paese d’origine in un altro che offra una vita migliore. Questo si è verificato più volte nella storia ed è tuttora diffuso. I flussi migratori illegali sono più del 90%, ed essi non giungono solo dal Nord Africa ma anche da Paesi orientali come la Cina. Si muovono per lo più clandestinamente affrontando il mare in tempesta e superando i confini armati dei loro paesi. L’immigrazione è un argomento che riempie le testate giornalistiche e viene divulgato dalle televisioni quotidianamente. Pertanto abbiamo deciso di approfondire questa tragica realtà.
Il 6 marzo 2015 presso l’Auditorium “Vitolla” dell’ITE Colamonico, si è tenuto l’incontro con un’operatrice Angela Massollo dell’associazione “I confini del vento” di Acquaviva Delle Fonti che si occupa degli immigrati giunti in Italia per fame, guerra, paura e voglia di vivere una vita dignitosa.
Essi arrivano con tante speranze, credendo di trovare finalmente la pace a cui aspirano. L’incontro è stato un’occasione per riflettere sulle loro condizioni di vita nel nostro paese, ritenuto civile ed accogliente. Sono stati sfatati i pregiudizi che molti di non avevano. Essi non ci rubano il lavoro anzi lo creano, anche loro sono istruiti come noi e non sono tutti ladri e malfattori. È stata un’esperienza che ci ha fatto aprire la mente verso nuovi orizzonti e convinzioni.
Dobbiamo partire da noi stessi, svegliare le nostre coscienze assopite ed eliminare l’indifferenza che ci attanaglia, i pregiudizi e gli stereotipi che albergano nella nostra società. Miglioriamo noi stessi per rendere il mondo migliore e vivibile per tutti. Non chiamiamoli immigrati, extracomunitari o clandestini, siamo tutti venuti al mondo liberi di scegliere in quale luogo abitare. “Conoscere significa saper scegliere”.
È significativo a tal proposito il discorso del Presidente Ciampi, il quale ha detto, in un messaggio agli studenti: ” Tendete la mano ai giovani stranieri che vivono in mezzo a noi: la Scuola, anche con vostro aiuto, contribuirà a renderli cittadini responsabili della Repubblica. Essi sono venuti per ricevere, ma anche per dare”.
Classi IV AFM. V AFM
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