La giornata delle classi 2 AFM/A, 2 AFM/B e 3 TUR è iniziata con una visita di gruppo alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, uno splendido esempio di architettura romanica pugliese. La facciata della cattedrale è decorata con un rosone che presenta motivi simbolici, mentre l’interno conserva numerosi elementi artistici di pregio. L’edificio rappresenta uno dei simboli più importanti della cittadina, ospitando anche la statua di San Biagio, patrono del luogo.
Successivamente, il gruppo si è diretto verso il cuore di Ruvo di Puglia, dove si trova un luogo che custodisce i segreti di un passato lontano: il Museo Nazionale Jatta. Questo museo, un esempio di struttura ottocentesca, è giunto intatto fino ai giorni nostri, preservando non solo le sue collezioni di oggetti, ma anche l’atmosfera storica unica che lo caratterizza.
Il Palazzo Jatta, risalente al 1842, prende il nome dalla famiglia proprietaria, che si è dedicata alla protezione, conservazione e valorizzazione di oggetti di grande valore estetico e archeologico. La raccolta del museo è il risultato degli sforzi di Giovanni Jatta e di suo nipote Giovanni Junior, che cercarono di proteggere le memorie della loro terra, evitando che venissero disperse o vendute all’estero.
Prima di intraprendere la visita vera e propria, è stato proiettato un video introduttivo che ha illustrato la storia del museo, i suoi legami con la storia pugliese e ha anticipato alcune immagini dei pezzi più rilevanti. La direttrice Claudia Lucchese ha accompagnato il gruppo durante il percorso, offrendo una narrazione coinvolgente e dettagliata che ha permesso di apprezzare appieno il significato delle decorazioni e il contesto storico degli oggetti esposti.
Il percorso è iniziato con la prima sala, dedicata alle terrerosse, dove sono stati esaminati numerosi reperti, soprattutto legati a cerimonie funebri, apprezzando la quantità e la bellezza di ciascun pezzo. Nella seconda sala, l’attenzione è stata attirata dal Cratere della Strage dei Niobidi, la cui storia mitologica e il significato morale sono stati approfonditi dalla guida.
Nella terza sala, gli studenti hanno osservato con particolare interesse un vaso raffigurante il Giardino delle Esperidi, che racconta le nozze tra Zeus ed Era. Infine, l’ultima sala ha presentato capolavori straordinari, tra cui il Cratere di Talos, che illustra la morte del gigante Talos tra le braccia dei Dioscuri, vittima di un incantesimo.
Questa visita ha rappresentato un’esperienza indimenticabile, arricchendo il bagaglio culturale dei partecipanti e confermando l’incontro armonioso tra arte e cultura.
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