Il 15 ottobre 2024, gli studenti delle classi 1AFM A, 1 INF A e B e 1 TUR si sono recati, con i rispettivi docenti di Lettere, presso la stazione di Acquaviva delle Fonti per raggiungere in treno la vicina Gioia del Colle.
Una volta arrivati a Gioia, l’autobus ha condotto gli studenti presso il parco archeologico di Monte Sannace, sito abitato, sin dall’età neolitica, dagli antichi Peuceti, a circa 6 chilometri dal centro abitato di Gioia del Colle, lungo la strada che conduce all’attuale cittadina di Turi.
Giunti sul posto, le guide hanno spiegato la posizione: la collina di Monte Sannace nella regione delle Peucezia che corrisponde all’attuale provincia di Bari, sull’antico territorio di THURIAE, centro abitato anche in età romana e conosciuto dallo storico Tito Livio. Le guide, studenti della Scuola di Archeologia dell’Università di Bari, hanno anche mostrato come erano costruite le abitazioni del periodo neolitico: esse presentavano un cortile dove venivano allocati gli animali domestici e c’era un’area dedicata all’esposizione degli alimenti al sole. All’interno delle case c’erano cucine, cunei e stanze destinate a riporre gli attrezzi.
Successivamente, alcuni studenti hanno partecipato alla catalogazione di uno scheletro dalla dottoressa Paola Palmentola, Direttore dello scavo archeologico della Scuola di Specializzazione di Archeologia di Bari: sono stati condotti davanti ad uno scheletro rinvenuto da un archeologo tanti anni fa ed è stato spiegato loro come, attraverso le ossa, si riesca a determinare l’età della persona. In seguito, gli studenti sono stati condotti sull’Acropoli dove sono ancora visibili i resti delle abitazioni per assistere direttamente al lavoro di scavo degli studiosi e dei ragazzi intenti a rimuovere della terra per scoprire cosa ci fosse nei sostrati del terreno e gli archeologi hanno effettivamente rinvenuto dei resti di case.
Come ultima tappa gli studenti si sono avvicinati a tombe diverse dalle altre, perché all’interno erano più colorate e decorate con dei disegni: erano tombe di abitanti del sito più ricchi e, proprio per questo, si crede che lì venissero sepolti personaggi sacri. Al termine della visita gli studenti sono rientrati alle proprie abitazioni, felici di aver trascorso una giornata da “Indiana Jones”.
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