All’istituto Colamonico-Chiarulli, venerdì 29 marzo 2019, si racconta che lotta alla mafia significa anche creazione di opportunita’ di lavoro.
Prosegue la campagna di sensibilizzazione e di educazione all’antimafia sociale avviata con il progetto “Officine della Legalità“, condotto dalla cooperativa S.A.I.D. in raggruppamento Temporaneo di Scopo (R.T.S.) con il Comune di Acquaviva delle Fonti e le associazioni Abusuan e Abap.
Ad Acquaviva delle Fonti venerdì 29 marzo alle ore 10:00 nell’auditorium Vitolla dell’Istituto Colamonico – Chiarulli, in via Carmelo Colamonico n. 5, un confronto tra scuola, amministrazione pubblica ed associazioni sui temi della legalità e della conversione di beni confiscati alla mafia.
Apertura affidata alla Dirigente Scolastico del Colamonico, Chiara Losurdo, a seguire Pasquale Cotrufo, Assessore ai Servizi Sociali, Agricoltura e Beni Confiscati del Comune di Acquaviva delle Fonti, che riferirà delle varie iniziative comunali di lotta alla mafia. Sarà interessante anche ascoltare come da anni opera in Puglia l’Associazione Libera, grazie al prezioso contributo di Pietro Fragasso, referente dei Beni Confiscati per l’Associazione Libera – Puglia. A chiusura dei lavori, Luigina Siena, Presidente della cooperativa S.A.I.D. illustrerà come il progetto “Officine della Legalità” si inserisca a pieno tra le azioni di antimafia sociale finalizzate a contrastare diseguaglianze e povertà, con interventi di educazione attiva rivolti soprattutto ai giovani e di recupero di strutture confiscate da riqualificare a sedi operative e luogo di lavorazione di prodotti agroalimentari biologici. Il convegno sarà moderato da Clementina Fusaro.
All’indomani della grande manifestazione di Libera per la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, arriva questo importante momento di riflessione che coinvolge non a caso il mondo della scuola: è facile parlare di antimafia sociale ma oggi, per contrastare l’azione della criminalità in Puglia, è fondamentale “fare rete” e programmare interventi di welfare, di risanamento delle periferie e di investimenti nelle scuole. Bisogna
gettare le basi per creare una vera e propria cultura di società alternativa fondata non su profitto e sopraffazione ma su uguaglianza e cooperazione.
“Officine della Legalità“, nell’ambito del bando “Cantieri innovativi di Antimafia Sociale” della Regione Puglia, diventa l’ambiente più idoneo non soltanto per progettare la riqualificazione dei beni confiscati alla mafia e sedi del progetto ma anche per sviluppare forme di aggregazione e socializzazione socio-educative che portino a creare azioni concrete di cittadinanza attiva.
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