Ma chi ha detto che i ragazzi non leggono più e che la scuola non accende gli animi in crescita? In un momento in cui o si fa l’Italia con le nuove generazioni, o si muore ecco che arriva in soccorso la rassegna “Building Apulia”, la Puglia che scrive, che edita, che parla di sé ideata e promossa dal Servizio Biblioteca e Comunicazione Istituzionale del Consiglio Regionale della Puglia.
Quest’anno è giunta alla tredicesima edizione e ha previsto 10 appuntamenti e una cerimonia conclusiva. Il progetto ha promosso la conoscenza di iniziative editoriali di autori pugliesi, che operano sul nostro territorio e in tutta Italia, stampate da case editrici locali e nazionali.
Il filo conduttore è stato l’identità regionale che si declina in diversi aspetti: storici, artistico culturali, antropologici, sociali, economici, religiosi, scientifici e sportivi. Agli incontri aperti al pubblico hanno partecipato alcuni studenti degli Istituti Scolastici aderenti al progetto, tra cui L’IISS Colamonico-Chiarulli di Acquaviva delle Fonti.I ragazzi si sono impegnati non solo a leggere i libri degli scrittori che hanno incontrato, ma anche a recensirne uno a scelta, partecipando così alla premiazione finale che si è tenuta lunedì, 19 dicembre alle 10 presso l’Aula del Consiglio Regionale di Bari.
La cerimonia si è svolta con la consegna del Premio “Giovani Autori Emergenti 2016” e del Premio alle migliori recensioni degli studenti dalla Giuria del Gruppo Lettura che ha decretato come migliore recensione, “Dieci minuti per uccidere” di Francesco Caringella edito da Newton Compton Editori, Milano 2015 pp.249, scritta da Annalisa Fraccalvieri, alunna della IV A-TUR della sede dell’I.T.E. Colamonico del nostro Istituto. La Cerimonia conclusiva del Building Apulia 2016 è visionabile sul canale YouTube di Teca del Mediterraneo.
Francesco Caringella: Dieci minuti per uccidere, (Newton Compton Editori, Milano 2015 pp.249)
“La notte era fredda. […] La pioggia stava crescendo d’intensità. […] In lontananza le macchine passavano veloci nei vapori freddi degli spruzzi d’acqua, gettando rapide pennellate di luce. Sul mare, forse, c’era la burrasca.” È in questa atmosfera che avviene un assassinio, così freddo e spietato.
Colpi di scena e suspense sono le parole chiave di questo incalzante thriller. Un uomo che ha solo dieci minuti per rivedere i momenti più significativi della sua vita per capire chi è che gli ha appena sparato un colpo alla nuca. Questo è Dieci Munti per Uccidere, per i tipi Newton Compton Editori, Milano 2015. Secondo romanzo di Francesco Caringella, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato e giudice del Collegio di garanzia della giustizia sportiva, già Premio Roma e Premio Lomellina in giallo.
Qualcuno è entrato nella casa di Antonio a Trani e senza esitare ha preso una pistola dalla sua collezione e gli ha sparato. Chi ha voluto togliergli la vita? “Chi ha dimenticato di essere un uomo?” Sono in questi dieci minuti che l’imprenditore ripercorre le tappe del viaggio fatto in Francia con la sua famiglia ben quindici anni, quattro mesi e diciotto giorni, “Un tempo infinito che separa oggi da ieri.” Un viaggio di cui “Non sapevamo ancora che dopo […] nulla sarebbe stato più come prima”. La sua vita sarebbe stata diversa se solo avesse acconsentito a suo figlio di seguire i suoi sogni. E invece le cose sono andate diversamente. Ora non gli resta che pensare alla cena con i suoi familiari che si è appena conclusa e a ciò che avrebbe potuto fare per evitare tutti gli eventi che sono scaturiti da quel viaggio.
Pochi ma significativi sono i personaggi coinvolti in questo romanzo: Alexandra, moglie che ormai è solo una madre “follemente innamorata dei figli”, Lorenzo, figlio su cui riporre tutte le speranze e Davide, che invece avrebbe voluto essere al centro di quelle speranze, Virna, figlia razionale e posata, Massimiliano, genero sempre umiliato e Giuseppe, un vero amico su cui poter contare.
Qualcuno tra loro desidera la morte di Antonio più di ogni altra cosa, perché sente che la sua vita non potrà mai più essere la stessa senza la sua morte. Ognuno può avere le sue valide ragioni ma chi di loro ha avuto il coraggio di compiere questo delitto? Quella sera “Le loro parole erano proiettili capaci di uccidere” ma solo uno di loro ha bisogno di questo delitto “per tornare a vivere”.
“Ora si muove con cautela. Ha atteso che l’ultimo alito di vita abbandonasse la sua vittima.”
Annalisa Fraccalvieri
I.T.E. “C. Colamonico” –
Acquaviva delle Fonti
Classe IV AT
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