L’ITC Colamonico partecipa al progetto Comenius 2012-2014 in partenariato scolastico con il Gymnasium Wendalinum, St.Wendel – Germania, Balbriggan Community College – Balbriggan – Co. Dublin – Irlanda, Eurajoen yhteiskoulu, Eurajoki – Finlandia La finalità del progetto è uno studio comparato dell’umorismo nei diversi Paesi. Il primo meeting si è svolto a St. Wendel in Germania dal 23 al 29 novembre 2012 e ha visto la partecipazione di tre docenti e 10 studenti del Colamonico, come delegazione dei docenti e delle 9 classi coinvolte.
Segue la relazione degli alunni che hanno partecipato all’incontro
La città di Sankt Wendel e le gite alla Völklinger Hütte, a Metz, a Saarbrücken
Domenica 25 novembre 2012, dopo una mezza giornata spesa per sistemarci a casa delle famiglie ospitanti ed un meritato riposo, abbiamo dato inizio alle attività del progetto Comenius, che vedrà protagonista la nostra scuola insieme ad altre scuole (una tedesca, una finlandese e una irlandese) fino ad aprile 2014.
Ritrovo alle ore 9.00 nell’androne del Gymnasium Wendalinum, giusto il tempo per un breve saluto con i nostri connazionali e per alcune domande su come avevamo trascorso la sera precedente, ed eccoci già tutti sistemati nei due autobus che ci hanno portato prima a Völklingen, città in cui si trova la Völklinger Hütte (una vecchia acciaieria adibita ora a museo) e poi a Metz (capoluogo della Lorena, una regione francese).
L’acciaieria fu costruita a Völklingen nel 1873. La famiglia Rochiling la comprò nel 1881 e fondò la “Völklingen Ironworks”. Dal 1903 il ferro grezzo veniva sciolto in sei fornaci e successivamente trasformato in acciaio. Nella metà degli anni 60 c’erano circa 17.000 operai, ma la crisi dell’acciaio nel 1970 portò alla chiusura delle fornaci nel 1986.
L’acciaieria diventò un monumento nel 1994, l’UNESCO dichiarò la dismessa fabbrica un sito del Patrimonio Culturale Mondiale.
Dopo la visita durata tutta la mattinata, siamo rientrati in autobus e ci siamo rimessi in viaggio verso la città francese di Metz della Lorena.
Giunti alla meta, abbiamo visitato il centro della città, tra cui la cattedrale gotica di Santo Stefano una delle più belle cattedrali europee, il tipico mercatino natalizio, nel quale abbiamo potuto comprare souvenir e la Piazza d’Armi su cui si affaccia il palazzo del Municipio risalente al 1776.
Dopo aver avuto un bel po’ di tempo libero a Metz, finisce la nostra escursione domenicale: rientriamo tutti nel pullman che ci riporta a Sankt Wendel.
Martedì 27 novembre, dopo un giorno e mezzo trascorso tra lavoro al progetto e lezioni con i nostri partner, noi italiani insieme agli altri ospiti siamo usciti dalla scuola per una visita a Sankt Wendel.
Abbiamo potuto vedere la piazza di Sankt Wendel chiamata Schloßplatz, su cui si affaccia l’edificio del municipio, le antiche tipiche abitazioni del centro storico, la basilica dedicata a Sankt Wendel da cui prende il nome la città.
L’ultimo giorno di permanenza in Germania, dopo le partenze degli altri ospiti finlandesi e irlandesi del giorno precedente, noi italiani, accompagnati dai nostri professori, ci siamo recati a Saarbrücken. Guidati da un professore pugliese, che ci ha fatto da guida durante la visita della città, abbiamo visto la stazione centrale (ristrutturata da poco grazie ai finanziamenti europei), la Saar (il fiume che bagna il capoluogo della Saarland, vecchio limite di separazione tra la vecchia Saarbrücken da una parte e Sankt Johannes dall’altra), l’Alte Brücke (il ponte vecchio), lo Staatstheater (un regalo di Hitler agli abitanti di Saarbrücken), il Saarbrücker Schloss (un vecchio castello in cui ora ha sede il municipio).
La piazza su cui si affaccia il municipio è chiamata Piazza del Monumento Invisibile, poiché sotto lo strato di piastrelle che si calpestano visitandola, è presente una vecchia pavimentazione su cui sono incisi tutti i nomi dei cimiteri ebraici presenti in Germania.
Abbiamo visitato inoltre la Ludwigsplatz, la piazza su cui è situata la Ludwigskirche, antica chiesa in cui domina incontrastato il bianco, come d’altronde tutta la città di Saarbrücken. Dopo la visita ed un po’ di shopping, siamo ritornati a Sankt Wendel, dove abbiamo incontrato i nostri partner e siamo andati a pranzare per l’ultima volta insieme, poiché saremmo partiti nel pomeriggio.
E così si è concluso il primo incontro di questo progetto, molto utile per il confronto delle varie culture dei paesi partecipanti, nonché utile a far migliorare il nostro inglese e tedesco, ma anche alla socializzazione tra noi ragazzi.
Davide Lionetti-Francesco Carelli
La scuola
Il Gymnasium-Wendalinum è una splendida scuola tedesca. Appena entrati, abbiamo potuto notare le molteplici differenze tra il nostro istituto e il Gymnasium. All’ingresso della scuola, ciò che ci ha colpito è la presenza di un grande schermo. Su quest’ultimo, come poi spiegato da studenti tedeschi, compaiono tutte le informazioni che possono essere utili durante la giornata, come ad esempio l’uscita anticipata. Insomma questo maxi-schermo sostituisce i nostri collaboratori scolastici.
Le classi sono fornite di due armadi e di una grande lavagna. Essa è più grande di quella italiana e si può facilmente alzare ed abbassare a seconda delle esigenze di ogni professore o alunno. Inoltre, i ragazzi, al termine di ogni lezione, con un secchio d’acqua e con una spugna la puliscono e pongono le sedie sui banchi. Le lezioni si svolgono regolarmente dal lunedì al venerdì, a differenza della nostra scuola (34 ore alla settimana) che è aperta anche il sabato. Ogni ora di lezione dura 45 minuti, i quali trascorrono in piena serenità e rispetto del professore. La scala dei voti va da 1 a 6, dove 1 è il voto più alto e 6 è il più basso.
Ogni classe è chiusa a chiave per far si che nessuno ci possa entrare durante pause o altro. A fine lezione ci sono break di 5 minuti alternate a pause di 15 minuti, durante i quali i ragazzi si rifocillano e si recano in cortile, dove chiacchierano o dove i più piccoli giocano.
Ciò che ci ha colpito è proprio la presenza di questi ultimi, perché il Gymnasium prevede nove anni invece dei nostri cinque. I ragazzi sono muniti di armadietto e nei corridori sono disposte molte mostre di oggetti geometrici, animali impagliati e statuette dipinte a mano. E’ anche presente una classe di musica nella quale è disposto un grande pianoforte.
Alessandra Savino, Federica Lucarelli, Antonella Spinelli
I nostri partner e le attività
Spesso noi ragazzi italiani pensiamo che le nostre abitudini siano completamente diverse da quelle di ragazzi di altre nazioni e con questo progetto abbiamo capito che tedeschi, irlandesi, finlandesi e italiano hanno quasi le stesse abitudini: si incontrano con gli amici, ascoltano musica, praticano sport e fanno i loro compiti nel pomeriggio proprio come noi. Magari possono cambiare gli orari e i modi con cui svolgono queste attività ma in fondo tutti i ragazzi del mondo hanno qualcosa in comune. Anche il modo con cui i partner tedeschi ci hanno accolto ci ha molto sorpresi: sia i ragazzi che le famiglie ospitanti si sono dimostrate subito molto accoglienti e disponibili, mettendoci a disposizione ogni angolo della casa.
La mattina del 26 Novembre le quattro scuole partner si sono presentate nell’auditorium del Gymnasium Wendalinum, mostrando le loro attività e il territorio in cui si trovano. I ragazzi del Wendalinum hanno preparato diverse presentazioni che trattavano la scuola, Sankt Wendel, la Germania ed infine la Saarland.
Gli amici dell’Eurajoki Junior High School si sono soffermati sulle attività che svolgono a scuola e la divisione che hanno all’interno dell’istituto (tra scuola secondaria inferiore e superiore). I ragazzi dell’ITC Colamonico invece hanno focalizzato il loro Power Point sui differenti corsi che la scuola offre e le strutture di cui essa dispone, hanno presentato un video sulle bellezze della Puglia ed infine una presentazione su Acquaviva, il paese che ospita la sede del Colamonico. Infine è stata la volta del Balbriggan Community College, che con la realizzazione di video e fumetti hanno evidenziato, oltre alle attività scolastiche, il vero e proprio tema del progetto Comenius: lo Humor.
Successivamente siamo stati divisi in piccoli workshop ed a ciascuno di noi è stato assegnato un tema attinente allo Humor su cui lavorare. Alcuni gruppi hanno lavorato sugli scioglilingua di ogni nazione, altri sulle barzellette, altri sui fumetti etc…
La sera del 27 ci siamo riuniti tutti (italiani, tedeschi, irlandesi e finlandesi) per la presentazione dei lavori di gruppo fatti a scuola le mattine precedenti, in presenza dei professori di tutte e quattro le scuole e dei genitori dei ragazzi tedeschi. Il tema dei lavori era lo Humor.
Pensiamo di aver realizzato buoni lavori, presentando su power point le barzellette tipiche di ogni nazione, i modi di dire, gli scioglilingua, cartelloni sui detti, sui disegni ed infine un video che rappresentava tutte le foto più buffe e divertenti nei momenti di elaborazione dei progetti. Con questi lavori si è evidenziato che siamo diversi linguisticamente ma che è sempre utile conoscere le tradizioni, i modi di fare e le lingue di altri paesi.
Davide Milano, Giuseppe Fraccalvieri
L’esperienza presso le famiglie tedesche e le istituzioni locali
Straordinariamente costruttiva l’esperienza dei nostri giovani in famiglia! Nonostante la differenza di età tra gli studenti italiani e quelli tedeschi, è stato possibile instaurare reciproci e affettuosi rapporti di amicizia.
Estremamente accoglienti e apprensive le famiglie resesi disponibili ad ospitare i partner stranieri. Sin dall’inizio i nostri studenti sono stati considerati componenti integranti della famiglia, venendo calorosamente trattati come veri e propri figli.
Riempiendoli di attenzioni e trasmettendo loro grande affetto, i familiari hanno da subito attirato l’attenzione e la fiducia degli italiani.
Varie e del tutto interessanti le diverse iniziative dai tedeschi organizzate nel tempo libero.
La mattina una colazione abbondante ed un costante tepore, proveniente dal riscaldamento sempre acceso, concedevano ai ragazzi un piacevole risveglio.
Puntualità e grande senso civico persistevano tra i principi fondamentali trasmessi in ogni famiglia.
Tema centrale del progetto Comenius, non poteva di certo mancare un pratico senso dell’umorismo anche nelle case. Tra ristoranti, feste con amici e serate in famiglia il divertimento era assicurato.
Positivo qualsiasi riscontro e testimonianza esposta a riguardo da ogni nostro studente.
Nel primo pomeriggio del 26 novembre, dopo le consuete lezioni scolastiche nella scuola tedesca, si è tenuto un incontro tra gli studenti aderenti al progetto “Comenius” (italiani, finlandesi, tedeschi e irlandesi) e il LANDRAT, rappresentante del distretto di Sankt Wendel. Durante tale incontro il Landrat, onorato di poterci ospitare nuovamente, ci ha accolto con grande cortesia. Negli anni passati la nostra scuola era già stata ospite della città tedesca e del Landrat, in occasione del precedente progetto Comenius e di tre scambi di classe). Molto efficace il suo intervento, nel quale ha sottolineato l’importanza di simili iniziative: in un’Europa in passato dilaniata da numerose guerre, fondamentale aderire al Comenius per permettere un confronto costruttivo tra diverse culture e dare vita a nuovi rapporti tra scuole di differenti paesi. Il suo discorso di benvenuto ha creato un piacevole clima di accoglienza.
A conclusione dell’incontro gli invitati hanno gustato alcune prelibatezze tipiche del posto e hanno posato per una calorosa foto di gruppo. Risultato: foto pubblicata sulle prime pagine del giornale locale!!
Mattia Colacicco, Marco Andriano
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